Selezione di dispense delle lezioni tenute all’Accademia di Belle Arti di Venezia, pubblicate in proprio o a cura degli studenti

“Arte e …”: 1.Arte e accademia; 2.Arte e avanguardia. 3.Arte e scienza. 4.Arte e decorazione. 5. Arte e territorio. Dispense autoprodotte, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1978-1979; scienza, tecnologia, avanguardia e decorazione costituiscono i quattro angoli del territorio indagato.

Teatro: struttura e superfluo teatrale, Dispense studentesche, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1979; seminario trimestrale con Giovanni Soccol. Arnaldo Momo, Ennio Chiggio, Paolo Rosa Salva.

ll disegno: analisi, creatività e progetto nella storia del pensiero moderno, Dispense autoprodotte,   Accademia di Belle Arti, Venezia, 1979-1980; in coincidenza alla preparazione della Biennale del Disegno di Norimberga, di cui sono il Commissario per l’Italia, dedico il corso di lezioni al tema del disegno, approfondendo soprattutto, in questa sede e in questa dispensa, la parte filosofica e letteraria del problema.

Disegno del mondo e mondo del disegno, Dispense autoprodotte, Venezia, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1980-1981; la questione del “progetto”, la sua utopia e la sua crisi “occidentale”.

“Teoria” della rappresentazione. Il simbolico, l’immaginario, la realtà. Dispense autoprodotte, Venezia, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1981-1982. Seminario della durata di un anno condotto con Ennio Chiggio.

Del colore”: la conoscenza, il nome, il concetto, Dispense autoprodotte, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1982-1983; analisi del fenomeno del colore, a partire dalle ricerche di Ludwig Wittgenstein, con nuove osservazioni filosofiche e linguistiche.

Tecniche della rappresentazione” metafora e metonimia, Dispense studentesche, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1982-1983; raccolta di un anno di lezioni sperimentali e interdisciplanari intorno al tema della rappresentazione.

Quale storia dell’arte per quale accademia, Dispense studentesche degli interventi e delle lezioni seminariali sul tema, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1982-1983.

Espressionismo ed espressionismi. Storia e attualità dell’espressionismo. Dispense studentesche degli interventi e delle lezioni seminariali sul tema, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1982-1983. Un corso parallelo determinato da un’inziale conferenza di Massimo Cacciari dedicata a Emilio Vedova.

La persistenza del classico, Dispense studentesche, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1983-1984; l’A individua in molti esempi di opere dell’arte contemporanea, il persistere di precisi elementi di classicità, soprattutto evidenti nell’arte concettuale, poveristica e minimalistica.

Il ritratto. Orientamenti critici e storici per una definizione del ritratto pittorico. Con interventi seminariali di Mario Abis, Carlo Montanaro, Arturo Schwarz e Giancarlo Zen, Dispense studentesche, a cura degli studenti Paola Querin, Elisabetta Cioffi, Floriana Faranda, Silvia Fogagnolo, Alfredo De Locatelli, Claudia Trevissoi, Simona Vajana, Walter Bee, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1984-1985; dopo i recenti saggi sul tema, si trattava di affrontare la questione del ritratto – inteso come forma tipica del carattere autoriflessivo dell’artista moderna – nell’ambito dell’attuale cultura postmoderna, priva, tendenzialmente, di intenzionalità metalinguistiche.

Il mito di Sisifo: la grande fatica dell’arte, Dispense studentesche, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1985-1986; nonostante ogni dichiarata “morte dell’arte”, l’arte stessa fa della sua morte spettacolo: un ulteriore spettacolo.

Il ritorno delle astrazioni. Paul Klee e il contemporaneo, Dispense studentesche, Accademia Accademia di Belle Arti, Venezia, 1986-1987; una ricerca sulle origini della tendenza minimalista nelle arti contemporanee.

La pittura: una questione di bordo, Dispense studentesche, Accademia Accademia di Belle Arti, Venezia, 1987-1988; una dispensa che ridiscute, a partire da una tesi benjaminiana, le differenze fondamentali tra il disegno e la pittura.

Impression. Il sole che muore“, dispense studentesche, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1989-1990; in queste lezioni intendo dimostrare che è possibile retrodatare l’esordio dell’Avanguradia storica al tempo della crisi impressionista e postimpressionista (il trionfo del colore rappresenta, in verità, la fine della speranza di rappresentare la luce).

Quale “storie” e quali “arti” per quale “Accademia”? Materiali autoprodotti e in dispensa. Accademia di Belle Arti, Venezia, 1989-1990. Seminario e conferenze tematiche: 1. Quali storie dele arti e per quale Accademia? 2. La questione della contemporaneità: l’entrare in competizione. 3. La valutazione dell’opera d’arte. 4. “Insegnamo” arte e produciamo artisti? 5. Vedere, sapere, rappresentare, ideare. 6. Materiale vs immateriale. 7. Progetto, decoro, figuro. 8. Unicità e serie. 9. Pittura e scena: la scenografia in accademia. 10. Tecnica e valore. 11. Disegno e progetto. 12. Ricerca e/è arte. 13 Tecnologia della finzione.

Dalla virtus al virtuale, dispense studentesche trascritte da Daniela Matelich e Miriam Del Bianco e edite a cura di  Ennio Chiggio, con presentazione dell’antologia video a cura di Jenny Tessaro e Valentina Avon, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1990-1991.

Arti-Fici-Ali. Arti artificiali, Dispense studentesche, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1991-1992; un corso di lezioni, basate sul continuo confronto tra opere d’arte di tipo analogico e forme espressive già appartenenti ad una dimensione digitale; la questione delle protesi reali e metaforiche del corpo postumano.

Human-ism, Dispense studentesche, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1992-1993; prendendo a pretesto una serie di mostre e di eventi culturali recenti, indago gli aspetti più significativi della tendenza cosiddetta “post-human”.

Arti da viaggio, Dispense studentesche a cura di Rita Cattelan e Martina Galvan, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1993-1994; un’analisi di quelle forme d’arte che si relazionano, in modi diversi, all’idea del viaggio e alla ricerca di nuovi confini.

ComunicArti, Dispense studentesche, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1994-1995: le nuove forme dell’arte “FIGURATIVA” nell’ambito dei nuovi media.

I confini della modernità, dispense studentesche, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1995 -1996.

Arti ed estetiche nell’età della tecnica, Dispense studentesche, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1997-1998: la trasformazione della tecnica da mezzo a fine e sue implicazioni nelle arti attuali.

Mirarti, dispense studentesche a cura di Elena Bellotto, Accademia di Belle Arti, Venezia, 1999 – 2000: un corso simile a quello contemporaneamente svolto in Facoltà delle arti e del design, ma con un notevole approfondimento tematico e con considerevole apporto di opere video e figurative.

Tesi scelte di Storia dell’arte degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. I testi seguenti hanno dignità di pubblicazione.

Giuseppe Chiari, Emilio Vedova, 1971-1972 (correlazione ad Umbro Apollonio).

Giovanna Fellin, Il fenomeno luminocinetico nelle operazioni dell’arte programmata, 1971-1972 (correlazione ad Umbro Apollonio).

Mariavittoria Peranetti, Il fenomeno dinamico nelle operazioni dell’arte programmata, 1971-1972 (correlazione ad Umbro Apollonio).

Sabina Fontanat e Sandra Gorin, Selezione di bibliografie dal “Repertoire International de la Literature de l’Art “(R.I.L.A.); Selezione di bibliografie dall'”Art Bibliographies Modern” (A.B.M.); Indagine di repertorio sul termine “Postimpressionismo” nel “Reperoire d’Art et d’Archeologie” (R.A.R.), 1975-1976.

Claudio Guerra, La piccola patria. La prima fondamentale stagione di Pier Paolo Pasolini e la cultura friulana alle soglie degli anni Cinquanta, 1977-1978.

Paola Marchesin, Radical design italiano. I gruppi, 1979-1980. Ricerca molto ricca di informazioni bibliografiche. Paola intervista Ugo La Pietra (9 settembre 1980). Informazioni importanti anche su gruppi storici meno famosi.

Elisabetta Valentini, Indagine conoscitiva sulla casa rurale del comune di Bovolenta, 1979-1980.

Rinaldo Pagan, Disegnare il reperto archeologico. Scuole a confronto, 1981-1982.

Dora Giovannini, Franco Vaccari: extrarte. 1983-1984.

Michela Giacon, La concezione del colore negli scritti teorici del cubismo e nella bibliografia critica, 1983-1984.

Chiaretta Lissandron, La concezione del colore negli scritti teorici del surrealismo e nella bibliografia critica, 1985-1986.

Monica Petrin, Il ritratto in Giorgione, 1985-1986.Attenta ricognizione delle fonti e della letteratura sia storico critica sia filosofica moderna e contemporanea (Scholem, Simmel, Lacan, Calvesi, Calabrese…)

Marco Pacelli, La Transavanguardia nella bibliografia critica, 1985-1986.

Paola Querin, Ettore Sottsass. Portrait, 1986-1987. Tesi multimaterica. Inserti e collage nello spirito memphitico. Acuta provocazione. Molto documentata. La decorazione sottsassiana è redenta: è sempre arte ed è sempre progetto!

Luca Barbera, Dal progetto come ordine delle cose al progetto contro l’ordine delle cose, 1987-1988. L’anno della “grande alluvione” nascono i gruppi di Superstudio e di Archizoom. La mostra dello stesso anno, il 1966, a Pistoia la mostra “Superarchitettura” passerebbe inosservata se Arata Isozaki non la storicizzasse nel saggio “Superstudio, ovvero le tracce del diluvio”!

Francesco Aceto, Antonì Gaudì nella fortuna critica, 1988-1989.

Elisabetta Ziani, Inti-nerari subculturali, 1989-1990. “I giovani sono una specie aliena”, scrive William A partire da questa riflessione la ricerca indaga l’evoluzione della cultura giovanile (“Giovani contro”) tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anno Novanta. Percorsi storici tra bande, giovani e Great Complotto (sviluppatosi a Pordenone, la città più rock d’Italia tra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta)). Tesi molto documentata, molti documenti fotografici inediti, una bibliografia eccellente. Un percorso che giunge provocatoriamente alla cosiddetta “forza del nero” degli anni Ottanta.

Daniela Matelich, Architettura per la vita. Utopia tra purezza e progetto, 1990-1991. Un lungo percorso di studio dall’utopia illuminista al radicalismo progettuale contemporaneo, sottolineando l’attuale irreversibile frattura tra artista e società. Un lavoro eccellente sul … ventre dell’architetto.

Andrrea Sossai, Motion_Emotion. La metafora nel cinema di Wim Wenders, 1992-1993.

Mattina Scarpa, L’opera invisibile di Giorgio Fabbris. L’oralità litanica e il discorso infinito, 1995-1996.

Emanuela Contran, Orlan, 1996-1997.

Mariangela Soranzo, Michelangelo Pistoletto, 1996-1997.

Suomi Vinzi, Max Reinhardt Haus, 1997-1998. Un saggio! Molto accurato e molto critico, dedicato ad una rilettura del progetto di Peter Eisenman attraverso una mia lezione e soprattutto lo studio di Deleuze (una piega s’insinua nell’analisi!).

Inka Palombi, MTV come opera d’arte planetaria, 1997-1998. Studio molto intelligente della cultura MTV e delle sue conseguenze mediatiche. Importanti interviste ai responsabili di MTV Italia. Analisi dei cicli più significativi della produzione internazionale e interpretazione di alcune fondamentali caratteristiche linguistiche. Ricca bibliografia.

Valentina Malvezzi, Kobo Abe. Teoria dell’alienazione e dell’infelicità nella società contemporanea, 2000-2001.