BIO ART

Bisogna limitare o addirittura bloccare lo sviluppo della bioarte perchè possibilmente pericolosa e, in parte, immorale? Oppure sono solo delle preoccupazioni di carattere personale, nate da fonti non scientifiche e quindi da non poter essere prese in considerazione come giustificazione motivata?

Vale veramente la pena giocare con la vita altrui per creare bioarte? Non conoscendo realmente tutte le possibili conseguenze negative che questa potrebbe portare, non sarebbe più saggio dedicarsi ad altre forme d’arte innovative come la digital art?

Prima dei miei quesiti si deve però considerare una piccola premessa.

Come non rimanere scioccati, stupiti, incuriositi, difronte alle opere di Eduardo Kac? Egli è il primo esponente della bio art, una forma d’arte nata a fine ‘900.

Clicca il coniglio Alba per vedere tutte la opere di Kac .

Giocando con le modificazioni genetiche, Kac è in grado di creare delle vere e proprie opere d’arte viventi, perchè di arte si tratta. Per ovvi motivi, tutto questo porta a parlare di moralità. E’ giusto servirsi della vita per creare arte?

Personalmente trovo che “Genesis”, “Specimen of Secrecy about Marvelous Discoveries” e “Move 36″, siano straordinariamente profonde nei contenuti e non tocchino particolarmente la morale della vita. Le altre opere invece accendono in me un grande punto interrogativo. La mia sensazione è quella di essere una comparsa all’inizio di un film di fantascienza, nel quale successivamente accade IL fatto che rompe l’equilibrio, la stabilità, e scatena qualcosa di incontrollato dal finale incerto.

Sensazioni a parte, c’è da dire che l’arte si è sviluppata nel tempo anche grazie alle nuove tecnologie. Dalle pitture rupestri alla digital art, questo mondo è in continua evoluzione e la bioarte, nel suo piccolo, sta contribuendo a questa crescita. Non è la prima volta che la vita viene messa al pari di un pennello. Infatti il Circo è una forma d’arte che ancor oggi, per molte persone, ferisce il valore della moralità.

Last update: 24-10-07 by Banuva