Lezione 04
Lezione 04

La mise en abyme

(07 Marzo 2011)

Giorgio de Chirico,
Et quid amabo nisi quid aenigma est,
1911, Museo d'Arte Moderna, Lugano

Albrecht Dürer,
Melencolia 1, 1515


Le due opere presentate sono poste in analogia dal loro tema: l'enigmaticità, ovvero quel mistero interpretativo che ci permette del resto, di porre sul bordo dell'abisso qualsiasi opera. Giorgio De Chirico, fondatore insieme a Carrà della Metafisica che non a caso fa riferimento proprio al sublime, è autore di questo particolare quanto poco noto autoritratto incorniciato da un angolo retto, una squadra. Nella razionalità più precisa si colloca come vediamo la posa del malinconico, ispirata al capolavoro di Duhrer, giunto alla coscienza dell'inutilità degli strumenti logico matematici per la conoscenza del mondo, che nemmeno gli angeli riescono più a descrivere. Alla base della squadra, nell'angolo della razionalità ecco che De Chirico incide le parole: "Et quid amabo nisi quod aenigma est?" (e che cosa io posso amare se non ciò che è enigma?).