Bisonte, Grotte di Chauvet, 30.000 aC
Pablo Picasso, Testa di toro, 1943
collezione privata
Il confronto tra queste due opere apre effettivamente la questione nodale del corso. Qual è la differenza tra di esse? Uguale è la strategia concettuale utilizzata dai due artisti a distanza così enorme: ambedue hanno visto una figura dove non c’era, l’uno in una gibbosità della parete della caverna, l’altro osservando un sellino. Il primo aggiunge due segni neri a disegnare le corna, l’altro accosta alla sella un manubrio.
Nel film di Clouzot è possibile osservare Picasso al lavoro. È tutto un costruire e distruggere come se le immagini giacessero già davanti a lui. Io non cerco, trovo, dichiarerà infatti l’artista.