Joseph Nicéphore Niepce, La table servi (nature morte),1829
Alexander Gardner, Lewis T. Powell, 1865
Queste due fotografie sono presentate da Roland Barthes nel celebre saggio “La Camera Chiara” affrontando il tema della fotografia come sconvolgimento della storia dell’Arte del quale sottolinea l’importantissimo incidente epistemologico. La fotografia decreta la morte del suo soggetto fissandolo per sempre nella sua immobilità.
Quella di Niepce è una delle prime fotografie della storia e, non a caso, è una natura morta.
L’immagine successiva ritrae un condannato a morte, Lewis Powell, uno dei congiurati che ordirono il fallito attentato alla vita del presidente Lincoln. Barthes in didascalia ci regala il segreto della fotografia: tutto ciò che fotografo “è morto e sta per morire”.
Ecco dunque la lacerazione spazio-temporale operata dalla fotografia: natura morta o still life?
La fotografia uccide o fa vivere per sempre?
B.
Roland Barthes, La camera chiara. Nota sulla fotografia, Torino, Giulio Einaudi editore, 1980