Vediamo ora due autoritratti di Robert Mapplethorpe. Nel primo datato 1980 lo sguardo dell'artista è rivolto all'avvenire mentre nel secondo del 1988 la tensione è opposta e si orienta verso il passato essendo già stata pronosticata la morte dell'artista che egli stesso rappresenta attraverso il fondo nero (morto di aids: ricordare i nomi incisi sulle pietre davanti al Fredricianum di Kassel). "Hic fuit ergo sum", la stessa autocoscienza che transita per questi autoritratti è individuabile in quelli di van Eyck, di Rembrandt e di van Gogh.