Anonimo, Sonderkommando di Auschwitz, agosto 1944, Museo di Stato di Auschwitz Birkenau, Oswiecim
Una piccola macchina fotografica riesce miracolosamente a capitare tra le mani di un anonimo prigioniero che scatta le uniche quattro fotografie dall'interno dell'abominio di Auschwitz. Il grande saggista Didi-Huberman fa riferimento proprio a queste immagini nel principio della sua trattazione in Immagini malgrado tutto per affermare la necessità della rappresentazione come documento dell'orrore, di ciò che è impossibile persino pensare. Eppure…
Questo anonimo fotoreporter compie un'azione straordinaria in quel passo in avanti che lo porta quasi ad uscire dal riparo della soglia verso la verità che è necessario testimoniare.
Nonostante tutto ciò che abbiamo detto su di esse: vivano dunque per sempre le immagini.