Marcel Duchamp cortocircuita l'artigianato con l'industria eliminando la funzione dai prodotti finali. Collocando una ruota (la ruota del destino) sopra a uno sgabello realizza una macchina filosofica assimilabile alla bicicletta, macchina per un altro transito, quello materiale. Di fronte a Bicycle Wheel (1913) parliamo certamente del design che si trasforma in opera d'arte simbolica.
Testimonianza del "vero" design, capace di operare trasformazioni positive nella realtà, è la Q-drum, una ruota della capacità di 52 litri che permette alle popolazioni africane di approvvigionarsi d'acqua senza alcuna fatica.
Altro esempio di geniale progetto che è stato in gradi di influire sul sostentamento di economie di sopravvivenza di interi paesi sottosviluppati è rappresentato da quel dispositivo a forma di cono svasato studiato per essere stufa e pentola al tempo stesso, che sfruttando il valore calorico prodotto dalla combustione dello sterco animale riesce rapidamente a generare alte temperature adatte alla cottura: massimo risultato minino sforzo.
Mentre Q-drum ha un suo costo di produzione, seppur basso, la stufa menzionata non viene neppure venduta bensì trasmessa sotto forma di know-how realizzativo, permettendo ai popoli più svantaggiati di acquisire un saper fare salvifico ma semplicissimo.