Il corpo, mai come oggi, è un insieme di frammenti. Attualmente è infatti possibile sostituire ogni parte del nostro corpo proprio come se si trattasse di una macchina.
A tal riguardo Géricault effettua numerosi studi anatomici di parti umane sottratte agli obitori, per l'elaborazione del suo capolavoro La zattera della medusa, opera grandiosa in cui i naufraghi si mangiano l'un l'altro (così come testimoniato dai sopravvissuti). Egli cerca dunque di comprendere come possa un elemento corporeo divenire un possibile alimento.
Alle due opere del maestro francese vengono contrapposte due delle terribili fotografie di Witkin: un bacio omosessuale tra due teste di cadaveri e una citazione diretta dello studio di Géricault. Queste “nature morte” (o still life?), nascono dal doppio montaggio (davvero una monture) operato dall'autore che è fisico, tramite l'accostamento di parti anatomiche recuperate presso i "morgue" messicani, e al contempo tecnico-fotografico.