Il corpo è frammentato.
La turpitudine della prostituzione, messa in scena da molte più artiste che artisti, risiede nella censura di ogni principio affettuale che porta concepire il corpo "acquistato" come oggetto del desiderio privo di sentimenti.
L'artista statunitense Cindy Sherman dimostra la consapevolezza di questa tragedia relativa al confine del proprio corpo e della propria libertà autorappresentandosi sotto forma di bambola in cui le parti del corpo sono state liberamente montate secondo la chiave interpretativa del piacere.
Gary Hill riprende le varie parti di un corpo nudo e fa riprodurre i filmati realizzati su una moltitudine di schermi differenti inseriti in un incavo collocato, come un loculo, all'interno di un muro. Le componenti non sono più ricomponibili in un'unità, il corpo umano è ormai diventato un'entità atrofica.