Andrea Mantegna, Lamentazione sul Cristo morto, c. 1490, tempera su tela, cm 68x81, Milano, Pinacoteca di Brera
Ecco come il Rinascimento coglie il punto di vista del cadavere: sempre dalla parte dei piedi.
Questo scorcio prospettico è talmente importante da incidersi nella memoria del pensiero occidentale diventando una sorta di meme, come dimostra la celebre fotografia scattata al cadavere di Che Guevara che nasce esattamente dalla cultura prospettica rinascimentale.
Osservando il quadro notiamo come le Marie piangenti vengano collocate sul bordo, perché ciò che è cruciale è il corpo morto il quale evidenzia determinati elementi su cui abbiamo un rimosso: al di là delle ferite e della sovradimensionata testa ritratta di scorcio, questo rimosso si colloca sul rigonfiamento del sesso, esattamente al centro della composizione, "punctum" dell'immagine come direbbe Roland Barthes. Il giovane corpo ancora possibilmente amante muore spegnendo la sua capacità procreativa.
Il confine del corpo non è dunque solo la morte, ma anche la sua sessualità.