Caspar David Friedrich, Le bianche scogliere di Rügen, 1818, oilo su tela, 90,5x71, Winterthur, Museum Oskar Reinhart am Stadgarten
In questa opera manifesto del sublime Friedrich cita gli sfondi della Vergine delle rocce presentando scogliere aguzze e spaventose osservate dai tre personaggi fermi sull'orlo del precipizio. La posa della figura centrale è emblematica del sentimento mosso dal pericolo conturbante di fronte a cui non si può che assicurarsi al terreno (osservare come le mani stringano le radici: le radici! Le radici della Terra, della solidità, della realtà) per sporgersi ancora un poco oltre. La natura non è "bella" (affermazione razionalmente corretta?) in sé, bensì in quanto pericolosa. Il sublime è una categoria estetica e concettuale con conseguenze di carattere morale le cui origini antiche si attribuiscono a Pseudo-Longino.
Kant nella sua critica del giudizio pone la scissione tra bellezza e sublime che non possono coincidere. Si ricordino inoltre le teorie di Burke trattate nell'opera Indagine sulle nostre idee di sublime e di bello: i due concetti non coincidono, il sublime è ciò che inquieta.
Il tema del sublime oggi può essere ricondotto a due "figure": l'immagine della potenza della natura e il segreto matematico contenuto in essa (pensate ai cristalli, alle molecole, alle onde, alle gravità, alle oscillazioni…ai quanti!).
Citiamo infine il bel romanzo di Daniele del Giudice Atlante occidentale perché in esso si racconta dell'amicizia tra un "poeta" e uno "scienziato" (in cui si adombrano l'autore stesso e il fisico Carlo Rubbia), i quali dopo uno scampato scontro aereo si sfidano sul seguente tema: quale è il confine dell'arte per il poeta, quale il confine della scienza per il fisico?.
B.
Edmund Burke, Enquiry upon the origin of our ideas of sublime and beautiful, 1757
AA VV, Il sublime: creazione e catastrofe nella poesia, a cura di V. Fortunati e G. Franci, Muchhi Modena, 1985
Neil Hertz, The End of the Line: Essays on Psychoanalysis and the Sublime, Columbia University Press, New York, 1985
Luisa Bonesio, Il sublime e lo spazio, Angeli, Milano, 1985
Daniele Del Giudice, Atlante occidentale, Einaudi, 1985