Marina Abramović, The artist is present, MoMA, New York, 2010
Marina Abramović indaga il limite tra artista-spettatore in una lunga performance intitolata "The artist is present" tenutasi tra il 14 marzo e il 31 maggio 2010 al MoMA di New York. L'artista serba, seduta su una sedia davanti a un tavolino quadrato in una ampia sala del museo, sostiene lo sguardo di ogni individuo che le si siede di fronte.
Secondo elf qualcosa non quadra in questo ultimo lavoro della Abramović, già autrice di grandi e concettuali performances come "Balkan baroque", realizzata nel 1997 presso la Biennale di Venezia. La scelta (involontaria?) di porre il tavolo come mediatore della relazione è opinabile in quanto diventa esso stesso personaggio "attivo" dell'happening mettendo in atto una dinamica di tmesi che apparentemente si svincola dal senso dichiarato dell'opera.
Interessante è notare i differenti comportamenti dei momentanei interlocutori e la sfida inaccettabile che alcuni di essi instaurano con l'artista.