Marcel Duchamp, Etant donnés: 1° la chute d’eau, 2° le gaz d’éclairage (Given: 1° the waterfall, 2° the illuminating gaz), 1946-66, Museum of Art, Philadelphia; esterno ed interno
Quest'opera-allestimento fisica e stravolgente venne realizzata da Duchamp tra il 1946 e il 1966 con materiale recuperato durante i suoi saltuari viaggi in Francia. Il set interno è conoscibile solamente attraverso due fori collocati al centro della porta in legno che permettono la visione di una donna, di cui non scorgiamo la testa (riferimento a La vergine delle rocce di Leonardo), distesa a gambe divaricate, alludente senza pruderie alla Origine del mondo di Courbet, attendendo lo sguardo voyeuristico di uno spettatore che per "vedere" si acconcia a una posizione assolutamente poco dignitosa. Non si tratta chiaramente della stessa posa di Leonardo che con una mano sul fianco e l'altra a riparo dai raggi sopra gli occhi cercava di carpire i segreti di una caverna guardandone i tenebrosi interni: la posizione del pornografo e del filosofo è la medesima ma con valenze completamente opposte.
