Paolo Gioli, Punto di vista di San Marco, 1980, Cibachrome stenopeica (pinhole), cm 20x25
Paolo Gioli dà una risposta concettuale e filosofica al quesito "si può fotografare Venezia?", ovvero ciò che è già consumato e ucciso dalla sua continua riproduzione? L'autore lascia che l'immagine entri nella sua camera ottica collocando il "pucntum" nel brivido sublime provocato dal rapporto sussistente tra la macchina presente, il banco ottico presente sullo sfondo, e la macchina assente, il foro stenopeico in cui l'osservatore non può che identificarsi.
Sito web dell’artista: www.paologioli.it
Paolo Gioli, Secondo il mio occhio di vetro, 1971: WATCH