Michael Powell, Peeping Tom (L'occhio che uccide), Inghilterra, 1959
Il film, ispirato a un romanzo scritto da un crittografo, fa riferimento nella costruzione della figura del protagonista e delle vicende a lui legate alle dinamiche psicologiche del voyeur, colui che totalizza feticisticamente il mondo nel proprio occhio. La trama allude alla leggenda di Lady Godiva, figura storica vissuta nella contea inglese di Coventry tra il 990 e il 1067, della quale si tramanda la celebre cavalcata. La nobildonna avrebbe infatti attraversato, coperta solamente dai lunghi capelli, la sua cittadina in sella a un destriero per ottenere l'eliminazione di un ingiusto tributo imposto dal marito conte Leofrico di Coventry. Solamente una persona, un giovane sarto chiamato Tom, avrebbe osato disobbedire alla disposizione che imponeva al popolo di chiudersi in casa durante il passaggio della donna e, forata una persiana per scorgere la contessa sarebbe stato accecato dalla sua folgorante bellezza. Da questo aneddoto nasce la figura di Peeping Tom la cui vicenda fa riferimento a elementi presenti nel mito di Diana e Atteone e poi ripresa dai fratelli Grimm nella fiaba di Raperonzolo.
Il film narra la storia del figlio di uno scienziato su cui il padre, per studiare l'emozione della paura, aveva effettuato terribili esperimenti durante i quali le emozioni del bambino venivano costantemente monitorate con registratori e cineprese. Il piccolo, cresciuto, diventa un assassino compulsivo che uccide per rovesciare sull'altro il terrore di cui era stato vittima facendosi il regista della paura riprendendo gli occhi delle sue prede mentre si accorgono di stare per morire.